Il pensiero debole

LUCIANA LITTIZZETTO
Mi si stan sgelando le tubature e gorgogliano gli ormoni. Mi sa che è arrivata la primavera. Non lo sentite anche voi il risveglio delle cellule? Le prime ascelle che ricominciano a sudare, i pistoni che si rimettono in moto, le caviglie che si scoprono e senti subito la nostalgia della depilazione. E' come se la natura che c'abbiamo dentro ricominciasse a pulsare. A proposito di natura. Non so se avete visto su you tube il video del lupo Navarre. Allora ti spiego. Un lupo ferito che han chiamato Navarre, è caduto dentro ad un torrente di montagna ed è rimasto impigliato a dei rami e a bagno nell'acqua gelida per un sacco di tempo. Fino a quando sono arrivati quelli della protezione animali che l'hanno salvato. Peccato che lui fosse semistecchito e quindi prima gli han fatto il massaggio cardiaco e poi una delle soccorritrici gli ha fatto la respirazione bocca a bocca. Al lupo. Ed è una delle cose più belle, più tenere, più amorevoli e più umane che io abbia mai visto… No, lo dico perché siamo così abituati a farfalle, inguini, modellini di navi e facce di bronzo che quella è una roba che ti spalanca il cuore. Non c'è potere, denaro, convenienza. Solo l'uomo e la bestia. Bellissimo. E se lo vedi, capisci che siamo tutti, animali e uomini, su una stessa barca, e che se solo l'avessimo guidata meglio adesso saremmo tutti più felici e meno teste di cacchio. Andatelo a vedere. Tutti. Tutti tranne Giovanardi. Continua qui    

Commenti