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Benigni riparte da Silvio "È tornato: Signore, pietà"
Su RaiUno "La più bella del mondo", dedicato ai princìpi
fondamentali della Costituzione. Prima, monologo sull'attualità:
"Berlusconi s'è ripresentato per la sesta volta. Ha detto che la settima
si riposa.". L'appello all'impegno e alla politica: "L'indifferenza e
il non voto sono i nemici, se ti tiri fuori dai il potere alla folla,
che sceglie sempre Barabba" di ALESSANDRA VITALI
ROMA - Neanche cinque minuti e già pronuncia la parola "Silvio". Benigni entra in scena come d'abitudine sulle note di Il partito del pinzimonio,
la marcetta di Nicola Piovani, gioca con i ringraziamenti, il pubblico,
la Rai, Napolitano "che ha telefonato al Papa che mi ha detto di
ringraziare nostro Signore, e invece pure lui mi ha detto che dovevo
ringraziare qualcuno di più importante: grazie, Silvio". L'avevamo
lasciato un anno fa con Berlusconi - nello show di Fiorello #ilpiùgrandespettacolo,
quando definì quelle dell'allora premier "le più belle dimissioni degli
ultimi 150 anni" - e da Berlusconi riparte. "Due brutte notizie in
questo mese, una è la fine del mondo, l'altra è terrificante: s'è
ripresentato, è la sesta volta. Ma ha detto che la settima si riposa. È
come i sequel dei film dell'orrore, lo Squalo 6, la Mummia, Godzilla
contro Bersani...". Poi arriva al cuore della storia: "I nemici della
Costituzione sono l'indifferenza alla politica che è amore per la vita, e
il non voto. Non ti tirare fuori, se ti tiri fuori è terribile, dai il
potere alla folla che sceglie sempre Barabba".
FOTORACCONTO
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