Kitikaka – Al Pippo Inzaghi furioso non far sapere quanto è amaro il Var dopo tre pere

Piccolo stupidario del fine settimana calcistico, con il titolo che vuole essere un tributo (a modo nostro) alla fortunata trasmissione Mediaset - In questa puntata i teatrini televisivi dopo la decisione choc del Var sul rigore prima concesso e poi negato al Benevento, che ora rischia la B. Tutta colpa di quel fallo di Asamoah

“Pip-po! Che cazzo fai? Pip-po! Oh no!”. Zucchero te l’aveva insegnato già trent’anni fa. Eppure tu niente. Mandi i messaggini allo Sky Calcio Club. Anatema su Pippo nostro. L’Inzaghi più temerario, quello che porta le squadre dalla B alla A (che poi tornano in B) pensa di mostrare che il re è nudo al tempio serale della melina attorno al moloch JuveMilanInter, poi Lazio (una volta al mese), Roma (se perde ed è in crisi), Fiorentina (se torna Baggio), Sampdoria (nell’anno dell’ultimo scudetto), Genoa (quando vinse il primo trofeo nel 1898). Insomma, non ci sono noccioline per SuperPippo. Nemmeno salatini, bricioline, semini vari. Anzi Var. Solo ed esclusivamente Video Assistant Referee. La Var che non var ma che contro il Benevento torna ad andar.

Lo sapranno anche i sassi di Matera, lo avranno capito perfino ad Avellino e in tutto il Pollino, “Filomeña muy hermosa è scappata da Canosa/ una una noche pien de pioggia l’hanno vista pure a Foggia”. In Benevento-Cagliari, sfida terribile perché in fondo chi vince sta su e chi perde va giù, sul 2 a 1 per i sardi, Viola del Benevento entra in area spedito e Asamoah gli mette una gambina davanti alla sua facendolo rotolare a terra. Certo, ci sono episodi ben più clamorosi in area di rigore, come quello di Juliano che abbatte Ronaldo in area con una Punto in retromarcia e l’arbitro Ceccarini più che al penalty pensa ad un aperitivo sull’omonimo viale di Riccione. Ma l’arbitro Doveri che è lì sul campo a Benevento vede tutto e indica il dischetto. Poi accade l’imponderabile. Mazzoleni seduto comodo comodo nel seggiolone del Var, bavaglino unto di frittata di Scammaro, digerisce sonoramente il timballone, poi lucida un po’ lo schermo con la manica e pigia il tasto rosso delle auricolari dell’arbitro. “Doveri guarda che la gamba che ha usato Asamoah è finta. È la cosiddetta terza gamba. Tu sai di che parlo, no? Ricordo al Cibali anni fa quando dalla curva citavano Luisa tua, no? Ecco Asamoah ha usato la terza gamba per sgambettare Viola e ingannarti. Vuoi proprio cascarci? Ci fai una figura del cavolo. Cornuto e mazziato. Davvero. La finale di Champions la vedi poi col binocolo. Non ci credi (miscredente)? Vieni un po’ qui al Var che ti mostro tutto il gomblotto”.

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